Saperw calcolare un tasso d’interesse, qualora si voglia usufruire di prestiti o mutui, ha notevole importanza. Il tasso d’interesse, sostanzialmente, rappresenta in percentuale la remunerazione del capitale finanziato che spetta all’organo erogante, ossia la banca o una finanziaria.
Vediamo come calcolare autonomamente il tasso d’interesse.
Il tasso d’interesse è strettamente correlato a due fattori, che concorrono a determinare la quota interessi. Essi sono il tempo (quindi durata del prestito o mutuo) e il capitale su cui appunto viene calcolato l’interesse. Il tasso si esprime in forma percentuale ed essa può essere fissa nel tempo (concordata con l’ente erogante il prestito), o subire delle oscillazioni in funzione del costo del denaro (Euribor), in questo caso si parlerà di tasso d’interesse variabile. I fattori che possono incidere su queste variazioni, sono di varia natura e in genere sono indicate nei relativi contratti di prestito o mutuo.
Calcolare un tasso variabile è più difficile, in quanto non sempre si possono prevedere le reali oscillazioni e in alcuni casi si possono verificare spiacevoli sorprese. Ben diversa la situazione per quel che concerne i mutui ed i prestiti che si avvalgono di un tasso d’interesse fisso.
Il calcolo dell’interesse non è altro che l’esecuzione di una formula matematica che sostanzialmente esprime in percentuale la relazione tra due quantità. La base di calcolo è sempre rappresentata da 100 che costituisce l’unità di misura mentre l’interesse si rapporta a questo valore (definendosi infatti percentuale) in modo proporzionale. Approfondimento Come calcolare gli interessi bancari (clicca qui)
Cerchiamo di capire in termini semplici cosa significa una percentuale. Ipotizzando il 10% di interesse annuo dobbiamo pensare a 10 Euro di interessi per ogni 100 Euro di capitale prestato per un anno (ossia lo 0,1% annuo).
L’interesse viene detto semplice, quando è proporzionale al capitale e al tempo. Il tasso d’interesse è generalmente annuale, ma può essere anche mensile, trimestrale o semestrale.
La formula a cui si rifà il calcolo dell’interesse è la seguente:
I = (C x i x t) / 100
dove I=Interesse, C=Capitale, i=percentuale di interesse, t=tempo 100=base annua di calcolo (da sostituire con 1200 se il tempo è espresso in mesi o da 36500 se il tempo è espresso in giorni).
Per fare un esempio pratico: se l’Istituto Bancario che eroga un prestito di 20.000 Euro vi parla del 4% di interesse annuo fisso per 5 anni, il calcolo dell’interesse sarà effettuato nel modo seguente:
I = (20.000 x 4 x 5) / 100 = Euro 4.000 ossia nell’arco dei 5 anni dovrete restituire 24.000 Euro.
Facciamo un altro esempio semplice, in modo da effettuare il calcolo anche sotto un’altra ottica. Consideriamo di prendere in prestito 1000 euro e di restituirli dopo un solo anno, qualora il tasso d’interesse sia su tale capitale (1000 euro) del 6%, dovremo effettuare la seguente operazione: 1000 x 0,06 (che equivale a dire 6%) = 60, quindi su mille euro presi in prestito per un anno, in relazione a un tasso d’interesse applicato del 6% fisso, pagheremo 60 euro di interessi alla banca. Questa è la rappresentazione più semplice da considerare, ma le varianti in relazione alla tipologia di prestito sono molteplici ed è opportuno, ad ogni richiesta di finanziamento, farsi stampare anche il piano di ammortamento, dove si dettagliano le rate specificandole in quota capitale e quota interesse.